20 aprile 2008

Alessandra una Bad Girl

Questa intervista dedicata ad Alessandra Mastronardi è stata pubblicata da Sorrisi e Canzoni TV:
Occhi da Bambi, fossette, pelle candida. Con il musetto che si ritrova Alessandra Mastronardi, la nuova fidanzata d’Italia partorita dalla tv, sa di essere condannata per ancora chissà quanti anni al ruolo di «brava ragazza». Lo stesso che porta ogni settimana sugli schermi di Canale 5 con le pene d’amore della sua Eva de «I Cesaroni» ma anche quello in cui la vedremo il prossimo autunno su Sky, nella serie tv «Romanzo criminale» tratta dall’omonimo libro di De Cataldo.
«Interpreto la ragazza del Freddo, una liceale che lo ama ignara di tutto finché non glielo arrestano sotto gli occhi. Roberta (che nel film di Placido era Jasmine Trinca) in pratica è un fascio di luce in questa storia piena di cattiverie e parolacce».
Peccato che a lei sarebbe piaciuto dare corpo anche a qualche ombra indossando per la prima volta nella sua carriera i panni di una «bad girl».
«Ho fatto il provino anche per il ruolo di Patrizia, la prostituta che si mette con il Dandi, un altro boss della banda, ma che ama il commissario di polizia che gli dà la caccia. Purtroppo non è andato bene. Si vede che non sono ancora pronta per tirare fuori il mio lato oscuro».
Perché ora vuole diventare una «cattiva ragazza» dello schermo?
«Vorrei solo far vedere agli altri, ma anche a me stessa, che posso farcela».
E invece le tocca un’altra simil-Eva.
«Sono due personaggi puliti, ma Eva è la figlia quasi perfetta, la crocerossina, mentre Roberta se dice no è no. Ha un carattere molto forte. Ma certo dopo gli otto mesi di riprese che farò per la terza serie de “I Cesaroni” mi piacerebbe davvero interpretare un personaggio sopra le righe e comunque completamente opposto a me. Una vera cattiva, una ribelle».
E invece?
«In Italia si fissano su un viso carino e ti appiccicano un’etichetta. È quella mentalità un po’ provinciale che non permette di vedere un attore a 360 gradi. Un ragazzo che conosco, per esempio, si è sentito scartare a un provino perché ha i capelli rossi. Agghiacciante. Come se non esistessero le tinture».
Lei però ci mette del suo. È iscritta all’Università, non fuma, non beve...
«Giusto un po’ di vino a tavola. Mia sorella, più piccola di me di 5 anni, mi dice che sono una “vecchia”. E forse ha pure ragione. Che posso farci se sgomitare in discoteca per una piastrella di spazio non mi appassiona? E se qualche volta ci vado, sono sempre quella che guida perché diverse mie amiche sono ancora minorenni e quindi per tutta la sera vado avanti a succo d’ananas. In camera mia, poi, i poster sono in bianco e nero perché i miei miti sono tutti morti. L’ultimo è Charlton Heston. Gli altri sono Marlon Brando, Marcello Mastroianni e Gian Maria Volontè».
E magari ascolta anche musica di trent’anni fa?
«Già... Nel mio iPod ho Bob Dylan, i Led Zeppelin, i Doors. Per non parlare degli artisti italiani. Conosco tutti i pezzi dell’Equipe 84, dei Giganti, di Fred Bongusto e Rino Gaetano. La verità è che mi sarebbe piaciuto vivere negli Anni 50, 60 e 70. Un trentennio magico senza il pessimismo cosmico di oggi. Erano anni di speranze, di voglia di andare avanti. Oggi siamo fermi e ci piangiamo addosso. Nel cinema e nella tv manca il coraggio. A vedere il cinema italiano di 30 anni fa si sarebbe potuto ipotizzare che gli Oscar del 2008 sarebbero stati a Roma. Invece...».
Insomma, sua sorella qualche ragione ce l’ha.
«Con lei sono la classica sorella maggiore un po’ pesante. “Stai attenta”, “Torna presto”, “Non fumare”. Che posso farci? In pratica l’ho cresciuta. I nostri genitori lavorano. Certe scene che ho girato nei “Cesaroni” con la mia sorellina televisiva le ho vissute davvero a casa mia».
A proposito dei «Cesaroni», sa che dopo la storia della sua Eva con il cuoco Alex il sito della fiction è stato invaso da mail? Come vive l’attaccamento dei tanti fan?
«Mi fa piacere, mi fa sorridere, ma mi preoccupa un po’ la confusione che molti fanno tra me ed Eva. Mi chiamano Alessandra, ma poi pretendono che mi comporti come Eva. Mio padre, che è psicologo, mi ha chiesto se voglio aiuto per questa sovrapposizione, ma per ora riesco a farcela da sola. In quanto alla storia con Alex, stiano tranquilli perché l’amore di Eva per Marco è profondo. Il “chiodo scaccia chiodo” non funziona mai. E questo l’ho sperimentato sulla mia pelle. È una cavolata che rischia di far soffrire anche una terza persona».
E ora come si comporta?
«Continuo a innamorarmi con facilità. Quando vedo qualcosa di bello in una persona scavo nel profondo, mi innamoro e prendo botte mostruose. Forse mi concedo troppo. Dopo la storia con il mio fidanzato storico, con cui sono stata dai 14 ai 20 anni, ne ho avuta una con Eros Galbiati (il Riccardo di «Notte prima degli esami», ndr) e un’altra poco tempo fa, l’ennesima botta».
E cosa fa in questi casi?
«Mi crogiolo nel dolore, mi chiudo e mi dico che non voglio innamorarmi più».

1 commento:

Anonimo ha detto...

sapete se alessandra ha una sorellastra di nome Costanza Mazza???